Trucco Permanente
Non è il servizio che stai cercando?
Cos’è il trucco permanente?
Il trucco permanente consiste in un tatuaggio eseguito su alcune parti del viso al fine di abbellire o di simulare l’effetto del make-up, si ottiene impiantando un pigmento nel derma attraverso uno strumento che può essere manuale o elettrico. È definito tatuaggio qualsiasi tecnica finalizzata a formare disegni o figure indelebili nella pelle. Le differenze tra il trucco permanente e il tatuaggio artistico sono il tipo di pigmento utilizzato (che sbiadisce nel tempo fino a scomparire) e la sede del trattamento (il viso anziché il resto del corpo).
Che tecnica di trucco permanente utilizzo?

Il trucco permanente può essere eseguito manualmente attraverso la tecnica del microblading oppure con un dermografo elettrico. La modalità che ho scelto di utilizzare è la dermopigmentazione elettromeccanica, il cui principio base consiste nell’inoculare nel derma piccole goccioline di pigmento sotto forma di puntini molto vicini tra loro che andranno ad unirsi sfruttando la capillarità creando una linea, una sfumatura o un riempimento. Questo avviene attraverso un ago non cavo che viene fatto oscillare molto velocemente dalla corrente e penetra nel derma rilasciando il pigmento. L’utilizzo del dermografo elettrico mi permette di effettuare varie tecniche tra cui le sopracciglia pelo a pelo, le sopracciglia sfumate, il contorno e il riempimento delle labbra, infraciliari e eyeliner grafici.
Con quale attrezzatura eseguo il trucco permanente?

Come spiegavo sopra, i tatuaggi possono essere effettuati con strumenti manuali, come i pennini del microblading che non sono alimentati da corrente elettrica, o con dermografi elettrici. In quest’ultima categoria troviamo sia le più tradizionali tattoo gun, generalmente associate al mondo dei tatuatori artistici, sia le tattoo pen, che differiscono dalle prime per la più ergonomica impugnatura “a penna”, caratteristica che le rende molto apprezzate nel mondo dei tatuatori di trucco permanente. Molti tatuatori artistici tuttavia si trovano bene ad usare l’impugnatura a penna e allo stesso modo è possibile effettuare con successo trattamenti di trucco permanente con la macchinette tradizionali. Il dermografo che utilizzo per effettuare i miei lavori è la Spektra Xion Rotative Machine di FK Irons.
Quali pigmenti vengono usati nei trattamenti di trucco permanente?
Nonostante si tratti sempre di tatuaggio, vi è una differenza sostanziale tra il trucco permanente e il tatuaggio artistico: il pigmento utilizzato. Nel tatuaggio artistico le molecole dei pigmenti sono molto grandi quindi non sono fagocitabili dai nostri macrofagi. Per questo motivo permangono tutta la vita, anche se con lievi modificazioni. Nel trucco permanente invece le molecole del pigmento sono più piccole quindi il nostro sistema immunitario riesce ad espellerle dalla pelle attraverso la fagocitosi. Questo processo dure da uno a tre anni. Generalmente si usa dire che i pigmenti da trucco permanente sono “bioriassorbibili” anche se in realtà il processo di eliminazione non è un assorbimento ma più un’espulsione attraverso l’esfoliazione e le vie linfatiche.
Per i pigmenti ho scelto di affidarmi ad un’azienda leader nel settore della dermopigmentazione mondiale che è Biotek. I colori BioResistent sono un mix di pigmenti organici e inorganici, con materie prime purissime (infatti sono di grado farmaceutico) e bassissime quantità di metalli pesanti. Sono certificati ISO9001 e GMP, in regola con la ResAP2008, sono privi di ammine aromatiche e parabeni, nichel tested (con un livello variabile da 0 a 2ppm) e non testati su animali. Non sono cancerogeni, mutageni, genotossici, citotossici, fototossici e non interferiscono con le risonanze magnetiche. I colori Biotek sono sterili e inseriti in un flacone airless che ne conserva l’integrità e la durata e li protegge dalle contaminazioni batteriche anche dopo l’apertura.
A che profondità viene fatto il trucco permanente?

Per far sì che un tatuaggio possa essere definito tale è necessario che il pigmento venga impiantato nel giusto strato di pelle: il derma. La cute è composta da tre strati principali. Partendo dall’esterno all’interno si hanno: epidermide, derma e ipoderma.
L’epidermide è formata da cellule (i cheratinociti) che si riproducono nello strato basale, quello più vicino al derma, e che nella loro maturazione vengono spinte verso la superficie, attraverso i vari strati dell’epidermide, fino ad essere esfoliate completamente. Questo meccanismo di rinnovo costante, chiamato turnover cellulare, ha una durata di circa 28-35 giorni. Ne consegue che il pigmento inserito in questo strato non può che avere vita breve: infatti, proprio come la melanina, esso viene trasportato da uno strato all’altro fino ad essere eliminato tramite l’esfoliazione.
Il derma è lo strato intermedio dove hanno sede i capillari sanguigni e linfatici, le terminazioni nervose e gli annessi cutanei. È la sede ideale per l’inoculazione del pigmento da tatuaggio e vista la presenza dei capillari è normale che durante il trattamento ci siano delle piccole perdite ematiche di cui non ci si deve assolutamente preoccupare.
L’ipoderma è lo strato più profondo della pelle ed è caratterizzato dal tessuto adiposo e da una maggiore presenza di capillari e di terminazioni nervose. È lo strato da non raggiungere durante un trattamento di tatuaggio. Infatti a tale profondità il pigmento tende a migrare diluendosi, creando risultati poco definiti e aloni grigiastri antiestetici attorno al tatuaggio. Inoltre se si raggiunge l’ipoderma con l’ago ci sarà una maggior fuoriuscita di sangue che con il suo flusso porterà fuori gran parte del pigmento inserito, per cui il lavoro prederà poco. La presenza di maggiori terminazioni nervose rispetto al derma fa sì che il trattamento sia oltretutto molto più doloroso del necessario. Un tatuaggio bene eseguito infatti non dovrebbe provocare tanto dolore, ma semplicemente un leggero fastidio.
Quante sedute servono?
Il trucco permanente generalmente si fa in due sedute a distanza di circa 35 giorni l’una dall’altra per dare tempo all’epidermide di fare il suo ciclo di rinnovo cellulare completo. Questo ci darà la possibilità di vedere quanto pigmento è stato effettivamente impiantato nel derma a seguito della prima seduta. Quando l’ago perfora la pelle, infatti, lascia del pigmento anche nell’epidermide che però verrà eliminato tramite l’esfoliazione fisiologica. In genere un mese dopo la seconda seduta si ha il risultato definitivo ma ci sono alcune situazioni in cui è necessario effettuare un terzo trattamento.
Il tatuaggio è bello da subito?
Nei primi 4/5 giorni dopo il trattamento il lavoro eseguito si presenterà un pochino troppo scuro ma si assesterà nel corso della guarigione. Se nei primi due o tre giorni il lavoro è già perfetto molto probabilmente nel giro di un mese, un mese e mezzo, sbiadirà troppo e sarà necessario effettuare un’ulteriore seduta di rinforzo.
Quanto dura il trucco permanente?
La durata del trattamento di trucco permanente dipende da più fattori:
- La zona trattata: il trucco permanente labbra mediamente deve essere ribattuto almeno una volta all’anno, le sopracciglia si possono ribattere una volta ogni anno e mezzo o anche due mentre l’eyeliner resta in buone condizioni senza ribatterlo anche due o tre anni a seconda della pelle;
- L’intensità del lavoro: se si esegue un lavoro molto leggero e naturale chiaramente nel tempo tenderà a svanire più velocemente rispetto ad un lavoro molto più forte e più scuro;
- Raggi UV, cloro e abrasioni che fanno sbiadire il trucco permanente più velocemente;
- La cura del trucco permanente nei giorni immediatamente successivi all’esecuzione.
In generale si consiglia di effettuare un controllo dopo 8 – 14 mesi dalla seconda seduta per valutare se è necessario effettuare il rinforzo.
Come viene gestito l’aspetto dell’igiene e della sicurezza?
Il trattamento di trucco permanente viene svolto nel massimo dell’igiene e della sicurezza.
Tutte le attrezzature e i prodotti che vengono introdotti nella pelle sono sterili e monouso: le cartucce vengono aperte nel momento dell’utilizzo e gettate a termine del trattamento, i pigmenti sono sterilizzati agli UV in flaconi airless e le capsule porta pigmenti sono imbustate singolarmente.
Il grip è in silicone monouso o acciaio sterilizzabile mentre tutte le attrezzature non sterilizzabili con autoclave vengono sterilizzate a freddo con una soluzione di acido paracetico.
Il piano di lavoro e gli strumenti che non vengono a contatto con la pelle sono protetti da barriere di superficie: il piano di lavoro, la lampada e lo sgabello dell’operatore con della pellicola trasparente, i clipcord, l’alimentatore e il dermografo con buste apposite.
Durante l’esecuzione del trucco permanente indosserò tutti i dispositivi di protezione individuale previsti per legge che garantiranno la sicurezza sia mia che della persona su cui viene effettuato il trattamento.
Se ti servono altre informazioni sul servizio di trucco permanente non esitare a contattarmi!
Photo credits
- Copertina by Gianluca Munari
- Grafica e illustrazioni: Copyright Federica Miani